La rivista IO01_Umanesimo Tecnologico organizza Fabbrica estetica. Momenti del rapporto arte-industria, la prima edizione di un Convegno sostenuto e promosso dall’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia. La prospettiva è quella di promuovere le proprie attività di studio – affiancando analisi di carattere teorico ad una ricerca-azione da intendere innanzitutto in chiave creativa – in un’ottica di interazione e interdisciplinarietà, mettendo in atto un processo di riflessione sulle tante e diversificate connessioni oggi esistenti tra la cultura umanistica e i diversi medium tecnologici.
L’evento è dedicato al tema delle relazioni tra l’arte – intesa in senso ampio, nelle sue più diverse declinazioni – e l’industria.
L’idea del convegno è quella di testimoniare – attraverso l’analisi di alcuni esempi particolarmente significativi, sia storicizzati che più recenti – le eccezionali potenzialità che si sprigionano nel momento in cui la produzione artistica e il mondo dell’impresa stabiliscono consapevolmente (senza rinunciare a se stesso ma, allo stesso tempo, cercando un’ibridazione con i principi cardine dell’interlocutore), un dialogo aperto ed una trama di relazioni di vasto respiro.
L’apertura della giornata di studio e dialogo è a cura del direttore della rivista e curatore scientifico del convegno prof. Massimo Tantardini. Il suo intervento è previsto dopo i saluti istituzionali da parte delle autorità e una breve prolusione a cura del Maestro Fabrizio Plessi, il quale, negli anni Settanta del Novecento per quindici anni è stato docente di Umanizzazione delle Tecnologie alla Kunsthochschule für Medien di Colonia. A moderare le sessioni i colleghi dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia, il Vice direttore prof. Paolo Sacchini e il Capo Dipartimento di Arti Applicate prof. Carlo Susa.
In tal senso, un episodio significativo è quello costituito dall’illuminata e lungimirante azione della Olivetti, peraltro assai interessante non solo in ragione della felice convergenza della produzione con l’arte e la letteratura (e con i loro rispettivi protagonisti), ma ancor più per la precisa collocazione di tali sforzi all’interno di un sistema valoriale e di “etica di impresa” ben inserito in una prospettiva che si può anche propriamente definire “filosofica” (specialmente, eppure non solo, per gli stretti legami con il pensiero di Jacques Maritain). L’intervento in merito è affidato al dott. Daniele Balicco, ricercatore presso Università degli Studi di Roma Tre e curatore del volume Umanesimo e tecnologia. Il laboratorio Olivetti, Quodlibet, Macerata 2021.
Accanto a questo, per la sezione più “storica” abbiamo coinvolto il prof. Michael Noll, celebre ingegnere statunitense che nei Bell Labs di Murray Hill è stato uno dei pionieri – in un contesto di sperimentazione industriale e tecnologica di altissimo livello – della digital computer art. Insieme a lui stiamo preparando un video dialogo-intervista nel quale percorrere alcune delle tappe essenziali della sua esperienza quale elemento originario di una certa forma di arte generativa.
Fra i relatori Daniele Cerrato, ex Direttore dell’Archivio Storico Telecom Italia e attuale consulente eventi culturali del brand TIM e di altri marchi industriali nei quali è presente un archivio d’opere d’arte.
Allargando lo sguardo verso l’orizzonte delle arti performative, la prof.ssa Anna Maria Monteverdi (Università degli Studi di Milano) – la più autorevole interprete della scena teatrale che si serve della tecnologia – approfondirà alcuni elementi inediti dell’opera e della poetica di Robert Lepage, uno dei massimi esponenti dell’utilizzo della produzione industriale per dare forma alle proprie creazioni progettuali scenografiche.
Il prof. Roberto Ranzi dell’Università degli Studi di Brescia e il sound artist Sergio Maggioni approfondiranno il progetto Un suono in estinzione, il progetto artistico e scientifico di ricerca volto alla sensibilizzazione del patrimonio dei ghiacciai alpini.
La prof.ssa Marcella Mandanici del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia – in rappresentanza insieme all’Accademia SantaGiulia dell’ambiente AFAM – darà forma all’intervento legato all’esistenza fluida che, per definizione, connota le applicazioni digitali. La possibilità di modificare le interazioni utente e il loro risultato secondo innumerevoli modalità rende queste applicazioni estremamente adattabili alle varie esigenze ma contemporaneamente esse si mostrano molto resistenti ad ogni definitiva formulazione L’analisi di alcuni esempi di applicazioni digitali passate da prototipo a prodotto industriale possono chiarire i termini delle problematiche su esposte ed illustrare alcune possibili soluzioni.
L’ingegnere Alberto Benini, fondatore e Ceo di AB HORIZON, interverrà introducendo Horizon One, un oggetto dedicato all’esercizio fisico, in grado di trasmettere emozioni, frutto della migliore ricerca scientifica e del design.
L’appuntamento è fissato per venerdì 10 novembre con inizio indicativamente alle ore 09:00 e un termine previsto alle ore 16:30. Saremo ospitati dalla Fondazione Brescia Musei, presso l’Auditorium Santa Giulia, via Piamarta, 4 – Brescia.
L’evento si colloca nell’ambito de I Flussi d’Arte ed è promosso da IO01_Umanesimo Tecnologico, Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia e Studium Edizioni.
Con il patrocinio di Fondazione Brescia Musei e Università degli Studi di Brescia.
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