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Design, Cultura e AI: gli highlights del Fuorisalone 2025

Design non più “solo” come forma o funzione, ma come sistema cognitivo e culturale, capace di immaginare scenari alternativi e proporre modelli sostenibili. Perché in un mondo che cambia al ritmo di algoritmi e intuizioni artistiche, il design è un linguaggio universale in grado di raccontare ciò che è stato e ciò che, forse, ancora deve essere.

Di Nicoletta Biglietti 11/04/2025

Sono queste le premesse del Fuorisalone 2025, che dal 7 al 13 aprile anima il panorama culturale della città con il tema Mondi Connessi: il design come tessuto del futuro. Un’edizione che invita a creare, tessere e rinsaldare quel legame tra alcune delle componenti fondamentali della vita contemporanea – umanità, tecnologia e natura – che mai come ora si fondono e, talvolta, si sfidano, in un ciclo continuo di creazione e trasformazione.

Il concept, curato dalla prompt designer Silvia Badalotti, si materializza in tre immagini simbolo, generate attraverso l’AI: Gaia, la persona universale, Net, la rete tecnologica che connette e disorienta, e Fluid, la natura fragile e vitale, rappresentata dall’ape e dal suo alveare. Tre soggetti che, dialogando tra loro, ricordano come ogni scelta progettuale sia un atto di unione e connessione. Quella connessione che è lo stesso Fuorisalone a celebrare grazie alle installazioni proposte, in cui il design si fa ponte tra mondi solo apparentemente lontani.

Qui, infatti, l’arte dialoga con la tecnologia, la natura con l’intelligenza artificiale e il pensiero computazionale con la percezione sensoriale, in un un laboratorio di idee, dove il futuro del design prende forma non solo come “esercizio visionario”, ma come progetto condiviso. Perché è in una direzionalità ben precisa – sempre più orientata all’ibridazione tra saperi linguaggi e competenze – che il “progetto artistico”, trasversalmente inteso, si fa interfaccia tra lo spazio fisico e l’ambiente digitale. Tra, cioè, quella dimensione più massimamente umana e quella più digitalizzata che rappresentano il futuro non solo del design ma dell’umanità tutta.

Ed è proprio in questo contesto, che la Design Week si conferma come infrastruttura temporanea di sperimentazione, confronto e apertura verso il futuro. In questo contesto, la Design Week si conferma infrastruttura temporanea di sperimentazione, confronto e apertura verso il futuro. Perché il futuro, dopotutto, è già qui: connesso, ibrido e sorprendentemente vivo.

E con il Fuorisalone ormai prossimo alla conclusione, se non avete ancora visitato alcune delle installazioni più significative, ve ne suggeriamo di seguito alcune.


#01 ALL THE FEELS – Ramak Fazel a Porta Nuova

In piazza Alvar Aalto, tra i grattacieli di Porta Nuova, il fotografo iraniano Ramak Fazel presenta All the Feels, within an Evolving Landscape, un’installazione che mette al centro lo sguardo. Cinque visori in alluminio – reinterpretazioni dei classici cannocchiali panoramici – sono puntati su altrettanti simboli dell’architettura milanese: Torre UniCredit, Bosco Verticale, Biblioteca degli Alberi, Palazzo Lombardia e la Chiesa di San Gioachimo. L’opera invita a una fruizione contemplativa e multisensoriale, con modelli tattili in scala pensati anche per persone cieche o ipovedenti. Il progetto è in collaborazione con la Fondazione Istituto dei Ciechi e include una mostra fotografica al Volvo Studio Milano.


IMG / All the Feels, within an Evolving Landscape. © Ramak Fazel.

#02 ADI DESIGN MUSEUM – Nuove tecnologie e fotografia interattiva

Il design incontra la tecnologia più avanzata al Museo del Design ADI, dove torna protagonista la piattaforma Zona Sarpi. Due le installazioni principali: da un lato, una preview esclusiva dei nuovi dispositivi del brand ZTE – tra cui i modelli nubia Flip 2 5G, Focus 2 Ultra 5G e Neto GT 3 5G – che fanno il loro debutto sul mercato italiano, segnando un punto di svolta nel rapporto tra estetica e innovazione. Dall’altro, in via Paolo Sarpi, una postazione fotografica immersiva permette ai visitatori di scattare ritratti personalizzati, integrando elementi interattivi e intelligenza artificiale. Una riflessione visiva e sensoriale sul ruolo del design nella vita quotidiana e nell’evoluzione della comunicazione.


 IMG / ADI Design Museum. © Fuorisalone.


#03 DESIGN FOR THE MOON – NABA per Interni

Alla Statale, tra i chiostri e i porticati della Ca’ Granda, la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) propone Design for the Moon, un progetto visionario che guarda allo spazio come nuovo orizzonte progettuale. L’installazione esplora la possibilità di creare habitat sostenibili sulla Luna, immaginando scenari futuribili in cui il design diventa strumento di adattamento e sopravvivenza in ambienti extraterrestri. Un esperimento educativo e provocatorio che invita il pubblico a riflettere sull’impatto delle scelte progettuali non solo sulla Terra, ma anche oltre l’atmosfera. L’intervento si inserisce nel contesto della mostra Cre-Action curata da Interni, accanto a numerose altre installazioni di grande impatto.


IMG / Design For The Moon. © NABA.

#04 DIGITAL GARDEN – American Express x Debora Hirsch

American Express partecipa al Fuorisalone con una suggestiva oasi tecnologico-botanica nel cuore di Brera. Digital Garden, ideata dalla visual artist Debora Hirsch, è un’esperienza immersiva che riflette sull’“invisibilità” della natura nelle nostre vite quotidiane. La Hirsch, da anni impegnata in una ricerca artistica sui mondi vegetali, inserisce il progetto nella serie Plantalia, un vasto archivio botanico in via d’estinzione custodito su blockchain. Il giardino ospita anche l’installazione interattiva dell’artista e studente Manuel Riva, che ha sviluppato un sistema in grado di far reagire le piante al tocco umano attraverso l’elettricità statica. In alto, il piano superiore diventa una lounge esclusiva: l’American Express Living, riservata ai titolari di carta Platino e Centurion.


IMG / Digital Garden. © Debora Hirsh.

#05 HAIER – Intelligenza artificiale e desideri domestici

Nel suggestivo cortile di via Solferino 28, storica sede del Corriere della Sera, HAIER partecipa alla rassegna Città del Paradisocon un doppio intervento all’insegna del design intelligente. In una bolla trasparente, i visitatori vengono accolti da un’AI conversazionale che li interroga sul concetto di casa ideale. Le risposte prendono forma in tempo reale in rendering personalizzati, trasformati poi in opere grafiche da uno scriber automatizzato. Accanto a questo viaggio emozionale, la lounge esterna ospita la nuova linea di elettrodomestici da incasso ID Serie, dotati della tecnologia “Biocook”, che fonde sapientemente esigenze umane e soluzioni tecnologiche per una cucina del futuro, sostenibile e interattiva.


IMG / La Città Paradiso. © MCA Visual.

#06 LIBRARY OF LIGHT – Es Devlin per il Salone del Mobile

Nel cuore storico della Pinacoteca di Brera, il Cortile d’Onore si trasforma in un inedito teatro di luce grazie alla monumentale installazione Library of Lightdell’artista britannica Es Devlin. Una struttura circolare di 18 metri di diametro avvolge i visitatori in un anello di scaffali illuminati contenenti oltre 2.000 volumi, selezionati e donati da Feltrinelli sul tema Thought for Humans, fil rouge dell’edizione 2025 del Salone del Mobile. L’interno si anima con un palinsesto di incontri, letture e performance immersive, in cui luce, letteratura e suono si intrecciano. Le parole della matematica e filosofa Maria Gaetana Agnesi, unica figura femminile immortalata in statua nella Pinacoteca, si fondono con la voce dell’artista stessa e con quella dell’attore Benedict Cumberbatch, che presta la sua narrazione ai testi del fisico Carlo Rovelli, in una riflessione condivisa sul tempo, la conoscenza e la percezione.


IMG / Library of Light. © Es Devlin.

#07 MAKING THE INVISIBLE VISIBLE – Google per Lachlan Turczan

Google torna alla Design Week con un’installazione che sfida la fisicità e invita a esplorare l’invisibile. Making the Invisible Visible, firmata da Ivy Ross, Chief Design Officer di Google per Consumer Devices, insieme al team di design e all’artista della luce e dell’acqua Lachlan Turczan, è un’esperienza multisensoriale che si muove tra astrazione scientifica e tangibilità percettiva. Ambienti scolpiti dalla luce pura, dove l’energia prende il posto della materia, accolgono i visitatori in un flusso di forme e vibrazioni. L’installazione esplora un futuro prossimo in cui ciò che ci circonda è modellato non dalla massa, ma dall’interazione tra frequenze luminose, onde sonore ed emozioni umane.


IMG / Making the Invisible Invisible. © Google Design Studio.

#08 PORTANUOVA VERTICAL CONNECTION – Evastomper e Stefano Mancuso

Un ponteggio monumentale trasformato in scultura urbana interattiva. Al centro di Piazza Gae Aulenti, Portanuova Vertical Connection è una struttura site-specific in layher, percorribile anche in altezza, che offre un’esperienza a cavallo tra fisico e digitale. Grazie all’intelligenza artificiale, i visitatori possono interagire con l’ambiente circostante modificando immagini, suoni e giochi di luce proiettati sui videowall. Le scelte individuali – colori, luoghi, emozioni – diventano materiale narrativo. L’installazione è firmata dallo studio Evastomper e si arricchisce del contributo scientifico del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, che approfondisce i temi della rigenerazione urbana e della relazione tra città e natura. Al termine dell’evento, le piante usate verranno restituite alla natura o adottate dai visitatori.


IMG / Portanuova Vertical Connection. © Portanuova.

#09 THE AMAZING PLAZA – Amazon per MAD Studio

Amazon rinnova la sua presenza iconica all’Università Statale con The Amazing Plaza, un’installazione curata dallo studio internazionale MAD nell’ambito della mostra-evento INTERNI Cre-Action. L’opera rilegge il concetto di piazza italiana come cuore sociale, luogo di incontro e scambio, in chiave futuristica. Il padiglione centrale ospita tre ambienti tematici dedicati alla casa: arredamento, illuminazione e smart home. Tutti i prodotti esposti sono selezionati da Amazon e integrano design e tecnologia. Accanto all’installazione prende vita The Amazing Talks, un ciclo di talk con voci autorevoli dal mondo del design internazionale, trasformando l’università in una vera agorà del pensiero progettuale.


IMG / The Amazing Plaza. © MAD Studio.

#10 REALIA – Sabrina Ratté al MEET

Il MEET Digital Culture Center di Porta Venezia diventa teatro dell’installazione immersiva Realia dell’artista canadese Sabrina Ratté. In un universo visivo che fonde natura e tecnologia, l’opera esplora la simbiosi possibile tra biologico e artificiale. Proiettate in un ambiente multisensoriale, le sue creazioni trasformano lo spazio in una dimensione liminale, tra paesaggio fisico e immaginazione digitale. Realia nasce in collaborazione con Haiki+, azienda specializzata in trattamento e riciclo di rifiuti industriali, a testimoniare un impegno concreto nel ripensare i cicli produttivi attraverso la lente dell’arte e della sostenibilità.


IMG / REALIA. © Sabrina Ratté.

 

Nicoletta Biglietti

(Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia)