Lo studio intitolato PEAK, la massima espressione delle immagini (progetto elaborato per la tesi di Biennio Specialistico in Grafica e Comunicazione) si concentra sull’effetto psicologico generato dalle immagini e il loro ruolo come mezzo di comunicazione fondamentale per la vita umana e l’identità sociale. L’autore esplora le diverse identità delle immagini e la loro trasformazione nel corso del tempo, culminando nella loro transizione verso l’entità digitale. Si concentra sul mutamento psicologico dell’individuo causato dalle immagini, evidenziando come gli elementi visivi possano influenzare le emozioni e le sensazioni, sia nella realtà personale che in quelle create da altri. L’autore condivide la sua passione per la cultura visuale e l’organizzazione delle immagini, scoperta durante il suo soggiorno a Berlino. Attraverso il suo studio di tesi, l’autore sottolinea l’importanza dell’aspetto psicologico delle immagini nella percezione umana. Le immagini producono emozioni e sensazioni soggettive, influenzando la sensibilità delle persone. L’Arte Sacra ha introdotto l’accesso a mondi nascosti tramite le immagini, rivelando il potere di esse nel generare stati psicologici specifici. Le immagini organizzate possono influenzare l’identità di luoghi e individui, generando culture di massa.
L’autore esplora l’immedesimazione e il riconoscimento delle persone in realtà come parchi a tema, Metaverso e night club, dove le immagini giocano un ruolo fondamentale nell’offrire un luogo sicuro per l’espressione individuale. L’autore definisce la massima espressione delle immagini attraverso l’immedesimazione completa, che richiede la stimolazione di tutti i cinque sensi.
Infine, l’autore invita i lettori a immaginare l’esperienza sensoriale del “Tunnel” offerta dal suo progetto, riflettendo sull’importanza dell’amore come esperienza che coinvolge tutta la sensibilità umana.
Descrizione del progetto:
PEAK è un club di 3000 m2. L’azione principale di questo club sarà quella di offrire un luogo dove vivere due differenti esperienze: l’esperienza del clubbing fatta di danza, divertimento, incontro e, allo stesso tempo, l’avventura in un’esperienza immersiva diversa dal solito, attraverso un tunnel espositivo dove l’utente potrà entrare in contatto con la massima espressione delle immagini.
All’interno di questo tunnel vi sono diverse celle, in ognuna delle quali l’utente potrà vivere un’esperienza sensazionale l’una diversa dall’altra sfruttando la realtà aumentata, tramite l’utilizzo degli smart glasses.
Paolo Tirelli
(Accademia di Belle Arti SantaGiulia, Brescia)